Una casa tra le case – Lúcio Rosato architetto
1 Lo studio di progettazione
Lúcio Rosato architetto
Italia 65126 Pescara Sud via Benedetto Croce 172
Lúcio Rosato, architetto, viaggia sui territori al limite tra la concretezza del pensiero e l’astrazione della materia realizzando installazioni e architetture permanenti. Nato a Lanciano nel 1960, vive e prende appunti a Pescara dove ha insegnato interior design alla facoltà di Architettura (Università D’annunzio) e alla UED (Università Europea del Design). I suoi scritti e progetti sono pubblicati in riviste di settore e i suoi lavori sono stati esposti in rassegne nazionali e internazionali.
Tra le pubblicazioni: Case, con Tonia Giansante, Librìa, 2004; sui territori al limite – appunti di architetture, Libria, 2007; la città negata, Franco Angeli editore, 2008; la città adriatica – riflessioni a margine sulla periferia continua, (con un saggio di Franco Purini), Libria, 2012; le stanze di Tonia, con fotografie di Iacopo Pasqui, Libria, 2013.
Numerosi i riconoscimenti: dal premio “Europan 4 – costruire la città sulla città” del 1996 con il progetto Minotauro a Iraklion (Grecia), al premio Architetture dell’Adriatico del 2020 per il progetto realizzato “una casa tra le case”: una casa unifamiliare nel centro storico di Ortona.
Tra le realizzazioni: la casa che guarda il mare (Riparo Bardella di Ortona, 2000>2002); embrioni del museomare di Pescara (2000>2009); per tornare a guardare il mare, un lungomare ciclopedonale a Francavilla al mare (2015, con Studio EL+); la casa dei figli di Lia, casa bifamiliare (Francavilla al mare 2016>2020 con Ermano Flacco)
2 Il progetto
Una casa tra le case
Tra le case una casa di cemento (ancora altra terra) si pone in conformità con le altre; anche l’apparente irregolarità delle aperture, dettata dal ritmo interiore delle stanze, suggerisce continuità; eppure è altra, la piccola casa che dall’alto si inonda di luce e come un bocciolo annusa il cielo e respira. Ancora un sentore di autenticità prima che anche qui, in terranova di Ortona, arrivi l’inquisizione delle soprintendenze e dei pianificatori a cancellare ogni tentata ipotesi di architettura
| Ortona (Chieti) quartiere Terranova
| Progetto 2014, completamento dei lavori 2018
| Premio Architetture dell’Adriatico 2020
3 Cosa ha ispirato il progetto
“La casa sembra essere stata disegnata e costruita dalla luce e calata silenziosamente dai cieli … una casa come quella che si vede nei felici disegni dei bambini. Una casa tra le case … una casa amica delle case vicine.” Così la descrive Jale Erzen (storica accademica della Middle East Technical University di Ankara) in un breve saggio che ne accompagna una piccola monografia in corso di stampa.
4 Quali sono state le difficoltà incontrate
La difficoltà è stata come sempre provare a far coincidere l’idea con la realizzazione dell’idea: il primo appunto con la percezione dell’architettura realizzata, e, nonostante le inevitabili approssimazioni di committenza, tecnici e maestranze, dell’architettura si avverte comunque l’odore.
5 Quali sono i punti caratterizzanti del progetto
I punti caratterizzanti del progetto sono due: la chiusura verso la strada, stretta tra le altre case, sul cui fronte è protagonista un grande portale a doppia altezza segnato da una apertura a bilico nella parte bassa e una gelosia in quella alta; e poi la luce che inonda lo spazio interno della casa attraverso un lucernaio incastonato nel tetto a doppia falda
6 Come è nata e come si è sviluppata la collaborazione con De Ninis Serramenti
La collaborazione con De Ninis è ormai decennale e come tutte le corrispondenze autentiche è nata sul cantiere dove si fondono pragmatismo e astrazione permettendo così l’epifania di altra architettura
