Luce e aria naturali, gli alleati dello smart working
Luce e aria naturali, gli alleati dello smart working
L’emergenza Covid-19 sta rivoluzionando le nostre abitudini di vita, ed ha costretto moltissime aziende a cambiare la propria gestione del lavoro, adottando lo smart working.
Metodologia che, finora, solamente alcuni settori avevano preso seriamente in considerazione o adottato in toto.
Moltissime sono invece le imprese che hanno “mandato giù il rospo” e cominciato forzatamente a far lavorare i propri dipendenti da casa.
Sulle varie problematiche organizzative delle imprese si è discusso molto. Ma diverse difficoltà le hanno incontrate e le incontrano tuttora anche i lavoratori, non abituati a lavorare da casa.
E la prima a rimetterci è la produttività.
Una situazione difficile
Lo smart working è una realtà a cui ci si abitua per gradi. Salvo i lavoratori autonomi e freelance abituati ad avere con sè il proprio PC e a lavorare praticamente ovunque, gli altri hanno bisogno di tempo per organizzare il proprio lavoro da casa.
E riuscire ad organizzarsi con bambini a casa, TV sempre accesa e una situazione di reclusione forzata non è affatto semplice.
I più fortunati possono contare su una stanza da adibire a ufficio, mentre per tutti gli altri il tavolo della cucina diventerà per le prossime settimane una nuova postazione, da montare e smontare continuamente.
In questa situazione caotica e instabile, in che modo possiamo aiutarci?
Smart working e aria pulita
Sembrerà banale, ma la qualità dell’aria influisce pesantemente sulla nostra produttività.
Perché magari non ci abbiamo mai pensato, o non lo sappiamo, ma gli ambienti chiusi, come gli uffici, hanno livelli di inquinamento più alti dell’esterno.
Secondo uno studio dei ricercatori dell’Università di Harvard, chi lavora in ambienti ben arieggiati e in cui il livello di CO2 rimaneva basso ottengono performance cognitive migliori se comparati con i risultati di chi invece si trova costretto a lavorare in ambienti chiusi, anche con livelli di inquinamento considerati standard.
Se ne hai la possibilità, anche in casa non adibire ad ufficio una stanza senza finestre, un ambiente ben arieggiato ti permette di lavorare meglio e di ottenere migliori performance.
Smart working e illuminazione
Prima dell’invenzione della lampadina, la nostra routine si basava tutta sulla luce naturale, come anche la progettazione degli spazi.
Oggi, al contrario, la tecnologia ci da la possibilità di lavorare come e quando vogliamo, stravolgendo i ritmi naturali, ma anche il nostro equilibrio.
Ed ecco che per comodità ci troviamo a lavorare in condizioni di illuminazione pessime, in ambienti “ostili” che vanno a gravare sulla nostra salute.
Sì perché studi scientifici hanno dimostrato che una cattiva illuminazione in un ambiente lavorativo può provocare disturbi del sonno, dell’umore, dell’appetito e del comportamento.
Oltre a depressione, irritabilità, affaticamento, difficoltà di concentrazione.
Riconosci come tuoi alcuni di questi disturbi? Allora è molto probabile che tu stia lavorando in un ambiente con una cattiva illuminazione.
L’importanza della luce naturale
Mettere una lampada sul proprio tavolo da lavoro non è sufficiente per creare una corretta illuminazione.
Per lavorare bene e stare bene dobbiamo cominciare ad usare la luce naturale.
Se per esempio sei uno dei fortunati che ha una mansarda a disposizione dove poter allestire il tuo ufficio, temporaneo o permanente che sia, in che modo potresti avere più luce naturale possibile?
Inserendo una finestra sul tetto.
Infatti scegliendo una finestra con posizione zenitale potrai avere luce naturale praticamente tutto il giorno, oltre ad una corretta ventilazione dell’ambiente.
Ma come abbiamo detto anche in precedenza non tutti hanno una mansarda a disposizione. Allora come valutare qual è la posizione corretta in cui installare la tua postazione provvisoria?
Di seguito troverai qualche consiglio utile per lavorare al meglio anche in casa.
– Scegli un posto con sufficiente luce naturale
Sembra una banalità, ma se sei indeciso tra il tavolo del soggiorno e quello della cucina, valuta quale tra le due stanze è la più luminosa.
Le porte finestre sono un’ottima fonte di luce naturale!
– Posiziona correttamente la scrivania
Avere una fonte luminosa alle tue spalle crea ombre e giochi di luce fastidiosi che non aiutano la tua postura, la tua vista e la tua concentrazione.
Prova a far formare un angolo di 90° con la tua finestra e la tua superficie di lavoro, così da avere una fonte di luce da destra a sinistra.
Per poter lavorare anche quando la luce naturale comincia a scarseggiare aiutati con fonti luminose artificiali, possibilmente omogenee, dal soffitto. Non affidarti solo alla tua lampada da tavolo.
– Organizza al meglio il tuo tempo
Soprattutto in questo momento di reclusione forzata in casa hai modo di organizzare al meglio il tuo tempo lavorativo.
Cerca di sfruttare al massimo le ore diurne, riprendendo il ritmo naturale, vedrai che la tua capacità di concentrazione e le tue performance cognitive ti ringrazieranno.
– Ricorda di aprire le finestre
La luce naturale è essenziale per la tua salute, come anche l’aria naturale, ne abbiamo parlato in precedenza.
Prenditi delle pause dal lavoro, apri la finestra e fai un bel respiro: il tuo umore e la tua vista ne gioveranno.
– Scegli i giusti infissi
Avere in casa i giusti infissi, efficienti nell’uso e gradevoli esteticamente è una marcia in più nella tua attività di smart working.
E se le tue finestre proprio non ti convincono, forse questo è proprio il momento più adatto per ragionare su una soluzione alternativa, come quella che puoi trovare sul nostro sito www.deninisserramenti.com.
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